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L'ITALIA È LIBERA

  • Immagine del redattore: Fabrizio Bruno
    Fabrizio Bruno
  • 25 apr 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

25 aprile 1945: L’Italia celebra la festa della liberazione dal ventennio

fascista e la seguente disastrosa alleanza con il regime hitleriano. La data del 25 Aprile, giorno in cui viene liberata Milano, è il culmine delle operazioni di

resistenza iniziate molto prima del 1945, anno in cui termina il secondo conflitto mondiale. La resistenza italiana, sebbene già presente dall’inizio del conflitto, era disomogenea e disorganizzata almeno fino al 1943. In diverse città Italiane, soprattutto in quelle maggiori, erano presenti movimenti di resistenza che con episodi di guerriglia urbana e numerosi sabotaggi tentavano di arginare o quantomeno ostacolare il dilagare delle forze nazifasciste. Questi ultimi però erano meglio armati, meglio coordinati e soprattutto in numero molto maggiore, tanto che la maggior parte degli iniziali atti di resistenza ebbero poco effetto e vennero quasi tutti punti severamente dai nazisti, anche con rappresaglie indiscriminate verso la popolazione rea o solamente sospettata di ospitare membri dei neonati movimenti di resistenza. Il punto di svolta arriva l’8 Settembre 1943, quando a Cassibile viene firmato l’armistizio tra le forze Alleate e il Regno d’Italia. Quest’ultimo, tramite il generale Badoglio, si impegnava a cessare tutte le azioni contro gli Alleati e a interrompere l’alleanza con Hitler. Gli ordini dopo l’armistizio furono molto confusi, tanto che all’interno dello stesso Regio Esercito si formarono fazioni opposte; chi appoggiava gli Alleati e chi invece restava fedele alla nuova Repubblica Sociale di Salò, fondata da un Mussolini ormai in decadenza. Vedendosi tradito, Hitler decise che l’Italia non era più un alleato e così nel 1943 iniziò la vera e propria occupazione tedesca dei territori del Centro e del Nord Italia, gli unici che ancora non erano stati liberati dopo lo Sbarco degli Alleati e l’inizio della Campagna d’Italia. In concomitanza con la risalita della penisola da parte degli Alleati iniziano a moltiplicarsi i Comitati di Liberazione Nazionale locali (CLN), raggruppati sotto il CLNAI (Comitato di Liberazione Alta Italia) e il CLNC (Comitato di Liberazione Centrale). Anche le formazioni partigiane, che fino ad adesso avevano agito sempre dietro le linee nemiche e prevalentemente su territori impervi decisero di unirsi sotto l’egida dei nuovi comitati di liberazione. Oltre alle formazioni partigiane, la liberazione d’Italia fu possibile anche grazie al supporto militare da parte degli Alleati e anche grazie alla discesa in campo dell’Esercito Cobelligerante Italiano. Quest’ultimo era formato da tutti quei reparti che dopo l’armistizio dell’8 Settembre decisero di non seguire più le folli decisioni del Duce e si affiancarono alle armate Alleate che avevano iniziato la lenta ma inesorabile liberazione della penisola, con l’obiettivo di ottenere un passaggio per la Germania. I combattimenti, seppur sparuti e di minore impatto, termineranno solo all’inizio di Maggio, quando tutte le sacche di resistenza nazifascista in Nord Italia vennero eliminate. La data del 25 Aprile coincide con la liberazione di Milano, sede del CLNAI, ed è celebrata come festa nazionale poiché considerata una pietra miliare della storia d’Italia, che pone fine al ventennio fascista ed avvia il processo di formazione della nuova Repubblica Italiana.


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