JHON LEWIS (1920/2001) - PIANISTA , COMPOSITORE , ARRANGIATORE
- Francesco Vitagliani
- 4 set 2021
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E’ stato detto che John Lewis creava la musica per il suo gruppo (il Modern Jazz Quartet): teneva conto, in altre parole, della personalità, dello stile strumentale di ciascuno dei componenti del quartetto; ha certamente elevato la qualità del Jazz, indicando a tutti nuovi traguardi e stimolanti confronti. Nato il 3 Maggio 1920 a La Grange, si trasferì ad Albuquerque (Nuovo Messico) in tenerissima età. Studente di antropologia, decise però di dedicarsi completamente agli studi musicali dopo aver ascoltato il quintetto di Charlie Parker e Dizzy Gillespie: per attuare tali propositi si trasferì a New York nel 1946. Risale a questi anni una sua famosissima composizione, esempio tipico di Bebop: “Two bass hit” (brano suonato spessissimo dall’orchestra di D.Gillespie della quale, nel frattempo, John Lewis era divenuto stabile pianista ed arrangiatore). Ed ecco che, proprio dall’orchestra di Gillespie, esce fuori il Modern Jazz Quartet, un quartetto che sarebbe rimasto unito per altri venti anni. Da un punto di vista squisitamente musicale, l’improvvisazione sarebbe stata subordinata alle esigenze di composizione e di forma: con John Lewis e il MJQ il Jazz, pur restando denso di blues, si ricordò ancora una volta di Bach, della musica barocca, cimentandosi spesso con fuga e contrappunto. Esempi di fuga si incontrano in Vendome e Concorde; prototipi di blues in brani quali Bag’s groove e Ralph’s new blues. Ma è con Django, un brano funebre scritto dopo la morte di Reinhardt, che Lewis ci regalò il suo capolavoro; il riferimento ai rituali funebri di New Orleans risulta evidente.
Ascolto consigliato: The Modern Jazz Quartet - “Django” (1956) - Milt Jackson: vibrafono
- John Lewis: pianoforte
- Percy Heath: contrabbasso - Kenny Clarke: batteria
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