CHIESA DEL CIMITERO
- Vittorio Longo
- 4 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La piccola Chiesa si trova all’ingresso dell’area cimiteriale nella zona in cui in passato sorgeva il Monastero dei Padri Cappucini dedicato a San Cristofaro in Subbezzano. Il monastero fondato nel 1570 da Costanza Piccolomini era immerso in una area verdeggiante circondato da un bosco di querce, da terreni con giardini arborei e dalla presenza di una sorgente d’acqua (cfr. C.Tollis, Storia di Celano, pag. 173). Il monastero venne soppresso definitivamente nel 1866; abbandonato, a causa del sisma del 1915 risultò quasi totalmente distrutto tranne che per una piccola porzione che vene adibita a sala autoptica (cfr. A.Ianni,
Ai piedi del Monte Tino, pag. 243). La attuale chiesa venne eretta sull’area del precedente Monastero durante il periodo fascista di cui porta ancora le tracce non solo per via degli elementi stilistici ed architettonici tipici del periodo ma anche per la presenza al centro della facciata di un riquadro contenente il fascio littorio e la dicitura A. V (Anno V). La progettazione iniziò nel 1918 ad opera del Corpo Reale del Genio Civile di L’Aquila – Ufficio speciale di Avezzano, mentre il completamento del manufatto lo si ebbe nel 1927. L’edificio ha una pianta originaria rettangolare, successivamente modificata nel corso di lavori di restauro con l’arretramento della parete fondale in cui è stata anche aperta una finestra circolare con vetrata policroma (cfr. N.Taccone, Arte a Celano. Segni del novecento, pag. 13) raffigurante un angelo. Nel complesso dell’edificio assume risalto la facciata con la presenza di timpani in pietra nelle due finestre, nella cornice della porta e nella trifora; le due pareti laterali, invece, sono semplici, non presentano diversità stilistiche e risultano movimentate solamente dalla presenza di finestre a tre luci anch’esse timpanate. L’accesso all’interno della Chiesa, la quale è sopra rialzata rispetto al piano del calpestio, avviene per mezzo di una aula raggiungibile da gradini in pietra. In sintesi, esternamente l’edificio ha un aspetto sobrio e lineare, caratterizzato da “...elegante semplicità formale...” (N.Taccone, Celano memoria d’arte, pag. 53). Internamente la Chiesa è a navata unica, risulta piuttosto spoglia e non presenta grandi arredi o elementi ornamentali.
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